mercoledì 23 marzo 2011

Gabrielle Coco Chanel

Nata nel 1883 Gabrielle “Coco” Chanel era figlia di un venditore ambulante dai guadagni molto modesti. Cominciò a lavorare presso un negozio di maglieria; aveva nozioni di cucito imparate presso le suore dell’orfanotrofio dove il padre aveva messo lei e le sorelle dopo la morte della madre.
La vera svolta nella sua vita di ragazza povera fu l’incontro con Etienne Balsan, un giovane molto ricco, figlio di imprenditori tessili, di cui diventò l’amante. Balsan fu il suo primo finanziatore
e colui che la introdusse nel mondo del lusso: nel 1909 cominciò a realizzare cappellini. Fin dall’inizio gli accessori di Coco, controcorrente rispetto alla moda, si presentarono come creazioni semplici e facilmente portabili: in paglia, ornati con pochi fiori e piume. La voluta linearità l’avrebbe in seguito distinta dagli altri sarti e sarebbe stata la cifra stilistica di ogni sua creazione al punto che i maligni la definirono "moda povera".
Il secondo amante, e il vero amore della sua vita, fu Arthur Boy Capel, un ricco industriale con cui non si sposò mai, ma che l’aiutò ad aprire una boutique tutta sua.

 Finiva un mondo, un altro stava per nascere. Io stavo là; si presentò un’opportunità , la presi. Avevo l’età di quel secolo nuovo che si rivolse dunque a me per l’espressione del suo guardaroba. Occorreva semplicità, comodità, nitidezza: gli offrii tutto questo a sua insaputa ”.

"A finished world, another was born. I was there, an opportunity presented itself, I took it. I was under the age of this new century so that he turned to me for the expression of her wardrobe. Simply, comfort, clarity: I offered him all this without his knowledge. "

 Negli anni Venti Coco Chanel era all’apice del successo: in questo periodo lanciò un semplice abitino nero forse ispirato a quello delle commesse. Abbassò il punto vita e accorciò le gonne, sostenendo che il vestito doveva permettere ogni movimento; introdusse in anticipo anche i pantaloni da donna.

Nel 1921 inventò il celeberrimo profumo Chanel N.5, dove furono miscelate 80 essenze naturali e sintetiche.Narra la leggenda che Il suo nome innovativo sia nato dopo che lei aveva annusato la quinta boccetta di prova che il chimico Ernest Beaux le aveva presentato. Anche la confezione era rivoluzionaria per l’epoca: una bottiglia da farmacia con un'etichetta semplicissima bianca e nera.
Infaticabile lavoratrice, inossidabile alle nuove mode e fedele al suo stile, presentò la sua prima collezione fatta di tailleur in tweed coi bottoni dorati, la giacca corta, la gonna sotto al ginocchio. La reazione dei giornali di moda fu negativa, ma al pubblico piacque e Chanel si ritrovò sulla cresta dell’onda. L’anno dopo lanciò la sua celebre borsetta trapuntata con le iniziali C intrecciate e la tracolla a catena. Propose inoltre per prima le scarpe bicolore con una stringa al posto del tallone, ispirandosi ad un modello da uomo.
"Per essere insostituibili bisogna essere unici"
"In order to be irreplaceable one must be unique"

Nessun commento:

Posta un commento